La situazione in Sud America

Come in altre parti del mondo, le normative sugli odori sono molto variabili tra i paesi del Sud America. Alcuni paesi non hanno leggi sulla regolamentazione degli odori, ma emanano linee guida per la gestione degli odori, come il Cile, mentre altri implementano limiti di regolamentazione, come la Colombia.

Mentre il governo cileno deve ancora legiferare per le normative sul controllo degli odori, poiché non esistono standard specifici per odori o composti noti per avere un impatto sugli odori, il Ministero dell'Ambiente cileno emette linee guida sulla gestione del controllo degli odori. Nel 2012, il Cile ha avviato l'elaborazione di una Strategia per la gestione degli odori in Cile (2014-2017), il cui obiettivo è rafforzare il quadro normativo attraverso misure a breve, medio e lungo termine per quantificare, controllare e prevenire la generazione di odori, affrontare la gestione del problema con un approccio integrato. Nel 2017 la strategia è stata aggiornata.

Nel 2020, il Ministero dell'Ambiente cileno ha presentato il primo regolamento per la gestione degli odori provenienti dall'industria suinicola. Nei prossimi anni dovrebbero essere pubblicate altre normative sugli odori riguardanti impianti di depurazione, discariche e cartiere.

In Colombia, gli ultimi 6 anni hanno visto un miglioramento della regolamentazione e delle restrizioni relative alle emissioni di odori e ai luoghi che generano odori offensivi, aggiornando un regolamento originale entrato in vigore nel 1994. Nel 2011, una nuova norma (The Colombian Technical Norm NTC 5880) è stata pubblicato e definisce un metodo per la determinazione oggettiva di una concentrazione di odore di un campione di gas mediante olfattometria dinamica. Ulteriori norme e standard sono stati pubblicati nel 2013 e 2014 che forniscono un quadro completo all'interno del quale comprendere e regolare l'inquinamento da odori. Bokowa et al affermano:

"L'attuazione dello schema normativo [In Colombia] è focalizzata sul miglioramento delle prestazioni ambientali dei processi e delle attività, comprendendo che uno dei principali effetti dell'uso delle buone pratiche ambientali è la prevenzione, la mitigazione e il controllo degli impatti ambientali. In tal senso, la presente delibera include il piano per la riduzione dell'impatto degli odori molesti – PRIO (per la sua sigla in spagnolo) – con cui l'attività o il processo propone e sottopone a valutazione e approvazione dell'autorità ambientale le misure ritenute idonee per la gestione delle loro emissioni di odori."

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